La concimazione del prato

Per mantenere il manto erboso in salute è necessario procedere con la concimazione del prato. Questa è un’operazione basilare per garantire al terreno i nutrienti necessari per la sua crescita.

Ma cosa significa concimazione del prato ? La concimazione del prato è un termine generico per indicare tutte le pratiche che servono per dare nutrimento al prato.

Scopriamo come si esegue una concimazione del prato.

Perché concimare il prato ?

Eseguendo questa operazione con frequenza, ovvero circa una volta ogni 3 mesi, si previene lo sbiadimento della superficie e si mantiene il colore omogeneo del prato. Un altro motivo fondamentale per non rimandare questa pratica è quella della prevenzione delle infestanti. Avere un prato forte e robusto farà in modo di vincere la competizione con le erbacce.

Quali concimi usare ?

Scegliere tra concimi a lenta cessione piuttosto che concimi organici è a vostra discrezione. I concimi organici sono ottimi su terreni argillosi ma vanno distribuiti con più frequenza e in maggiore quantità, quindi hanno un costo maggiore. I concimi a lenta cessione rilasciano gradualmente le sostanze nel prato, possono rimanere nel prato fino a 3 mesi proprio perché hanno un “funzionamento” differente dagli organici.

Altra differenza fondamentale che possiamo trovare tra i concimi è quella tra azotati, potassici o fosforici. Ogni concime è classificato con una nomenclatura (N – P – K).

A seconda del numero messo a fianco del simbolo, potremo sapere che tipo di concime stiamo parlando.

Se il numero vicino alla N è più grande rispetto ai numeri vicino alla P o alla K ci troviamo di fronte a un concime azotato. I concimi azotati si distribuiscono tendenzialmente nei periodi di maggior sviluppo del prato, quindi o in Primavera o a inizio Autunno.

Se invece il numero più grande è a fianco della P, stiamo per andare a utilizzare un concime ad alta presenza di Fosforo. Quando si usano i concimi fosforici ? Si usano per fare concimazioni starter, per far germinare al meglio il prato. Quindi ogni volta che si crea un prato da zero andandolo a seminare, oppure a ogni nuova risemina, sarà opportuno distribuire questo tipo di concime.

Infine, se la K ha il numero più grande rispetto agli altri due, ci troviamo di fronte a un concime potassico. Quando ci serviamo di un concime potassico ? Di solito si utilizza questa tipologia di concime durante i periodi di maggiore stress per il prato, Quindi in Estate inoltrata e in Inverno.

Ovviamente nessun concime è mai completamente potassico, azotato oppure fosforico. Gli elementi convivono tra loro ed è solo la presenza di uno rispetto all’altro che definisce la tipologia e l’utilizzo che si deve fare del concime.

Come concimare il prato ?

Per preparare al meglio il prato è possibile, se siamo in stagione, arieggiarlo al meglio con apposite macchine dotate di rullo con lame fisse o mobili, oppure dotate di molle. Se non è il momento di arieggiare procediamo con il taglio. Accorciare l’erba del prato renderà più efficace la concimazione perché faciliterà l’assorbimento dei nutrienti necessari. Inoltre tagliare ci aiuta a mantenere pulito il prato. È impossibile concimare se c’è presenza di foglie, se non riusciamo a raccoglierle tutte con il tagliaerba allora prendiamo un sacco e diamoci da fare.

Come si esegue una concimazione ? Possiamo dire che non è molto diversa dalla semina, si sparge a mano o utilizzando apposite macchine come i carrelli spargi-concime. Bisogna distribuire il concime uniformemente su tutta la superficie con le giuste quantità.

Quali sono le quantità medie da distribuire su un prato per concimarlo al meglio ?

Dei concimi a lenta cessione ne vanno distribuiti dai 25 ai 35 grammi al metro quadro. Mentre dei concimi organici ne vanno distribuiti  sui 50 grammi al metro quadro, con più frequenza durante l’anno.

 

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