La semina del prato: come farla

Quando è il migliore periodo per seminare il prato ? Le migliori stagioni per seminare il prato sono Primavera e inizio Autunno, quando il clima non stressa troppo il prato e permette ai semi di germinare senza difficoltà. È importante monitorare la temperatura del terreno ed assicurarsi che non ci siano gelate o caldo eccessivo.

Diciamo che seminare in primavera vi permetterà di godere di un bel prato d’estate. Questo dipende sempre da che esigenze avete. Se dovrete per esempio coltivare un prato sportivo inizierete a farlo in autunno e probabilmente lo rizollerete più volte, per riparare le zone di campo rovinate.

Scelta del seme per prato

La scelta del seme è la prima vera e propria operazione da compiere. È molto importante per realizzare un prato sano e rigoglioso.

Tendenzialmente, per la realizzazione di tappeti erbosi, si scelgono miscugli, ovvero insiemi di sementi di specie differenti. Quindi nei sacchi troverete 4 o più tipologie di erba in modo che siano in grado di adattarsi ai vari tipi di terreno e riescano a contrastare la crescita di erbe infestanti.

Nel tappeto erboso le diverse varietà si distribuiranno adattandosi al meglio alle varie zone. Nei miscugli sono presenti anche specie di erba che compiono un rapido inerbimento e con il tempo si diradano per lasciare spazio a quelle di qualità estetica più alta.

Per fare la giusta scelta, bisogna tenere in considerazione l’esposizione al sole, esigenze, ornamentali o sportive, la dedizione che metterete nella cura del tappeto erboso. Se non avete intenzione di dedicarci troppo tempo potete optare per miscugli più rustici. Nel caso di terreni molto sfruttati come campi di allenamento bisognerà scegliere miscugli e varietà che possano sopportare il calpestio.

Se andrete a seminare microterme come poa, festuca o loietti la temperatura dovrà aggirarsi attorno ai 10°. Se invece inizierete seminerete macroterme come la gramigna dovrete seminare con temperature più alte, che si aggirino almeno intorno ai 20°. Badate bene che la temperatura del terreno non è uguale a quella dell’aria.

Riassumendo, in pochi punti, quello da considerare per la scelta del giusto seme è:

  • Esigenze (ornamentali, sportive o professionali)
  • Temperature
  • Quantità di tempo da dedicare
  • Esposizione ai raggi solari
  • Calpestabilità del tappeto erboso
  • Gusto personale

Fate sempre attenzione ai tipi di erba presenti nel miscuglio che andrete a comprare. Consultate la scheda tecnica per informazioni più approfondite.

È obbligatorio che le sementi, prima di essere messe in commercio, rispettino la quota di impurità dichiarata. Non devono esserci semi estranei, sabbia, paglia e altri corpi estranei oltre una determinata soglia. Devono possedere un grado minimo di purezza.

Semi consigliati

La semina del prato: operazioni preliminari

A prescindere dal momento e dalla varietà che sceglierete per seminare, per ottenere un risultato soddisfacente, dovrete compiere delle operazioni preliminari fondamentali. Gli elenchiamo qui sotto e cerchiamo di approfondirli il più possibile:

Diserbo e preparazione del terreno

Preparare il terreno significa renderlo fertile, e quindi, adatto alla germinazione. Si inizia rimuovendo le erbacce possibilmente con diserbanti naturali. Bisogna fare in modo che la vegetazione venga seccata totalmente prima di iniziare la semina. Questa operazione è molto importante per prevenire che si ripresentino infestanti sul nostro prato.

Si procede vangando la terra, si può considerare di farlo almeno una settimana prima della semina. La profondità ideale varia tra i venti e i trenta centimetri. Per non faticare si può utilizzare una motozappa a motore. Si può poi rifinire con una vanga e livellare con un rullo o, negli spazi più stretti, con il rastrello.

In questa fase bisogna fare in modo che il prato si arricchisca di humus, sostanza organica fertile. Si aggiungono quindi terriccio e sabbia nel caso il terreno sia eccessivamente argilloso.

Come seminare: spargere i semi

Si può decidere di seminare manualmente oppure utilizzando uno spargisemi a spinta. Si può optare anche per l’utilizzo di una traseminatrice in caso di risemina. L’importante è cercare di spargere la semenza in modo uniforme su tutta la superficie. L’ideale è compiere passaggi incrociati a 90° per ottenere la massima omogeneità di distribuzione della semenza ed evitare l’effetto di crescita a chiazze del prato.

Quanto seme spargere

Questo può variare ma possiamo dire che per ogni kg di seme, si possono coprire circa 40 metri quadri.

C’è da dire però che la dose varia a seconda del fatto che si tratti di una semina da zero o una semina di manutenzione. Per intenderci possiamo dire che la dose può andare da 25 ai 50 grammi per metro quadro.

Copertura del seme

Una volta seminato bisogna procedere con la copertura del seme rastrellando delicatamente la superficie e utilizzando un rullo. Si può anche aggiungere del terriccio. Questa fase è molto importante sia per favorire la germinazione che per tenere i semi al sicuro da agenti climatici come vento o temporali e uccelli che si nutrono di sementi.

Concimazione 

Effettuiamo la prima concimazione di quello che diventerà il nostro tappeto erboso. Il concime deve essere ad alto contenuto di fosforo.

Irrigazione

È fondamentale mantenere il terreno costantemente umido evitando ristagni fino alla completa germinazione, ovvero per circa 10 giorni. Tenete monitorato il terreno e osservate che altezza raggiungono i ciuffi d’erba. Meglio effettuare un tipo di irrigazione polverizzante, nebulizzante in modo da non danneggiare il terreno e interferire con la germinazione. Bisogna avere cura dell’erba fino a che l’apparato radicale non sarà sufficientemente sviluppato.

Primo taglio

Una volta raggiunti i 10 cm di altezza si può procedere con il primo taglio. Prima di questo momento è fermamente sconsigliato calpestare il prato per evitare di sottoporlo a stress eccessivi. Dovremo comunque fare attenzione perché le piantine sono ancora molto fragili, quindi bisognerà utilizzare l’altezza massima di taglio. Infine si può procedere nutrendo il prato con concimi a lenta cessione.

 

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